Il Molise e l’Abruzzo entrano a far parte della Retedella Legalità del Mezzogiorno d’Italia, iniziativa nata alcuni mesi fà grazie all’entusiasmo di alcuni giovani impegnati nella vita sociale e civile del nostro Paese.
Il Responsabile della Rete in Molise è il giovanissimo Davide Vitiello, che ha sempre unito, alla passione politica, l’impegno profuso con i giovani e con la comunità in cui vive. La Responsabile in Abruzzo è la giovane donna, Valeria Scotucci che ha speso il suo percorso di vita al servizio della società civile attraverso il volontariato, dedicandosi a problematiche diverse, senza però rinunciare al suo ruolo politico che ricopre con grande dedizione e passione. Il quadro è quasi al completo, manca l’ultimo nome, quello del Referente in Puglia, che verrà definito nel corso della prossima settimana.
In Sicilia, la Responsabile Valentina Spata, ha scelto la giovane di Bagheria, Maria Laura Maggiore, (conosciuta come l’altra anima di Valentina) come Responsabile della Rete in Provincia di Palermo ma anche e soprattutto come vicee support regionale del progetto che sta crescendo rapidamente. Le due donne, inseparabili, inizieranno insieme anche questo nuovo percorso.
La prossima settimana, sempre in Sicilia, saranno noti i nomi dei referenti provinciali della Rete della Legalità del Mezzogiorno.
Ricordiamo che in Calabria, la Responsabile è Anna Rita Leonardi; in Campania, Marcello Rocco e in Basilicata, Michele Masulli.
L’obiettivo della rete è affermare la cultura della legalità e ridurre le differenze tra territori attraverso la formulazione di proposte concrete. Alcune di queste proposte riguardano nello specifico: la promozione della legalità in tutti i territori e nelle scuole mediante la realizzazione di progetti locali; la creazione di un “vademecum” sui beni confiscati e sequestrati, attraverso cui offrire una dettagliata lettura di come funziona il meccanismo che va dal sequestro, alla confisca, all’assegnazione dei beni e infine alla loro gestione.
Legalità si concilia in particolare con la trasparenza perché è improcrastinabile snellire la burocrazia della Pubblica Amministrazione, rendere trasparenti i bilanci della P.A. , delle società, dei partiti; legalità è costituire protocolli di intesa con le amministrazioni locali, partiti e società per contrastare il fenomeno delle infiltrazioni mafiose nelle attività economiche; legalità è approvare in tutte le amministrazioni il Codice Etico per rafforzare i vincoli previsti dalle norme antimafia e realizzare progetti formativi in collaborazione con il Parlamento Europeo.
Tra i primi firmatari ci sono Rosario Crocetta, Presidente della Regione Siciliana; Lucia Borsellino, figlia di Paolo Borsellino e Assessore alla Sanità per la Regione Sicilia; Pietro Grasso, Procuratore Anti-Mafia, attualmente Presidente del Senato; Isaia Sales, Professore Universitario e Scrittore; l’On. Gianfranco Valiante, Presidente della Commissione Anti-Camorra; Marcello Ravveduto, Ricercatore Università degli Studi di Salerno e Scrittore; Gaetano Porcasi, Pittore Antimafia; l’On. Salvatore Piccolo, componente della commissione nazionale antimafia; Don Pino De Masi, referente Libera della Piana di Gioia Tauro e l’Assessore comunale di Pollica Antonio Vassallo, figlio di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica ucciso il 5 Settembre 2010 in un agguato di matrice camorristica.